domenica 30 dicembre 2018

Il dramma della psicoanalisi, da Freud a Nagarjuna

Il dramma della Psicoanalisi’ – da Freud a Nāgārjuna 20 Dic 2018 Blog archetypica.com - Lucilla Sperati (prefazione scritta a luglio 2018 per il libro 'Il drammma della psicoanalisi' di Federico Divino, censurata e rimossa, ed ora qui la pubblico)
 
Nulla è realmente duraturo, tutto è già passato o sta passando. La vita non è statica, è dinamica, è formata da tanti momenti, da tante condizioni, e dagli stadi intermedi fra l’una e l’altra”
– Libro Tibetano dei morti
Lettura consigliata
Quando Federico Divino mi ha chiesto di elaborare una prefazione per il libro ‘Il dramma della Psicoanalisi‘, ho subito accettato con gioia, onorata e grata, poiché quando lui giunse a me nel 2011, fui subito colpita dalla sua genialità, e dalla sua vasta e profonda cultura e Conoscenza, nonostante la sua giovane età, che spazia dalle filosofie, all’antropologia (altro mio grande interesse), mitologia, psicologia-psicoanalisi (a soli 17 anni già aveva letto ed effettuato stupefacenti analisi dettagliate comparate di buona parte delle opere di Jung, Freud, Hillmann, Reich, Lacan, Fromm e altri), linguistica archetipica, medicina olistica-naturopatica, alchimia, energie, fisica quantistica ed esoterismo.
Una fonte di Sapere inesauribile, alla quale ritengo molte persone dovrebbero inchinarsi con gratitudine per il dono prezioso di Conoscenza profuso, anziché come ho purtroppo tristemente constatato in questi anni, snobbarlo, e persino attaccarlo e ricusarlo, soprattutto in Italia (mentre all’estero in Paesi mentalmente più aperti da tempo studiosi e accademici più intelligenti si sono accorti di lui e lo supportano, ritenendo le sue  conoscenze al pari mio, geniali, innovative e un ‘must’ e arricchimento prezioso, anziché una ‘minaccia’), un Paese che come lui ritengo ancora culturalmente molto arretrato e più di altri in mano a caste, ordini, mafie che hanno solo interesse a bloccare la ri-evoluzione psichica e coscienziale umana, facendo il giogo di chi ci domina.
Ma la Verità e la Sapienza fanno paura a chi giace nell’ignoranza ed è soggiogato, assoggettato, lobotomizzato da condizionamenti millenari, così alle caste (le quali vogliono preservare i loro ‘titoli’, pezzi di carta inutili, oltre che interessi economici e politici), così a tutti coloro che sono mentalmente chiusi, che non hanno il coraggio di mettere in discussione le proprie convinzioni e preferiscono continuare a giacere nell’ignoranza, schiavitù psichica e fisica, salvo lamentarsi di esserlo.
E allora ci vuole coraggio, mente aperta, e l’intelligenza di accogliere come ‘Dono’ i geni, i rivoluzionari, che proprio per esserlo nella storia sono sempre stati ostracizzati dagli ignoranti che volevano restare tali, schiavi anche loro dei loro stessi burattini, e per essere loro stessi in disarmonia interiore e psichica, invidiosi, repressi e frustrati, pieni d’odio e poco intelligenti, erano e sono convinti, che perseguire il potere, successo, attaccamento materiale, la brama di adorazione, e il pretendere di muovere i fili delle vite altrui, sia una soluzione e possa annullare le loro distonie psichiche e sofferenze dell’Anima. Niente di più sbagliato e stupido; burattinai e burattini restano schiavi gli uni degli altri, sofferenti e generano solamente la loro auto-distruzione psichica e dell’anima.  E allora ci si imbottisce di farmaci chimici tossici che al pari delle distonie della Psiche, generano malattie nel corpo (per non parlare degli psicofarmaci che creano dipendenza e zombies) e si diventa medico-dipendenti, farmacodipendenti, e si va dall’analista, magari a vita, svuotando anche le tasche.
Pensare che c’è chi cerca da anni di divulgare e proporre inascoltato e snobbato da tutti, individui (che più che ‘individui’ senzienti ormai sembrano masse di ‘cloni’ spersonalizzati lobotomizzati), operatori del settore, psicologi, psicoanalisti, medici etc. precetti, insegnamenti di antica originale Sapienza millenaria che sono in grado di fare un’analisi approfondita a 360° dell’Animo, Coscienza, Psiche, Corpo umano e della realtà relativa in cui viviamo (creata dalla nostra stessa Psiche), rispondendo a tutte le domande che da sempre ci poniamo sulla nostra misera esistenza (e alle quali religioni e scienza, altra religione, inventate per condizionare e involvere la mente umana, deviandola dalla realtà e dal suo immenso potenziale, hanno fornito ‘verità’ in buona parte prive di fondamento), e cerca anche di divulgare le relative antichissime metodiche di meditazione, visualizzazione, analisi, ipnosi di grande potenza ed efficacia per l’annullamento delle disfunzioni e sofferenze, della quale l’umanità è affetta da millenni, offrendo persino la via verso l’illuminazione e la fine del ciclo di morte e rinascita e resta inascoltato, e non solo, viene ostracizzato, attaccato, allontanato.
Questo atteggiamento, lasciatemelo dire, è pura ignoranza e profondamente stupido e controproducente. Vogliono restare ignoranti, sofferenti, distonici, dominati e schiavi? Ciascuno ha il suo libero arbitrio, anche se taluni pretendono persino di contravvenire a questa legge universale, impedendo all’essere ‘senziente’ di esercitarlo, ma ciascuno è autore del suo mal, e pianga sé stesso.  
Vogliono continuare a snobbare, ignorare, attaccare, ricusare Federico Divino per la potenza e innovazione delle sue teorie e conoscenze rivolte alla libertà dalla schavitù psichica e fisica dell’individuo? 
Invece io che sono sempre stata come lui uno spirito ribelle, anarchico, anticonformista, innovativo, ricercatore, intuitivo (e mi sono battuta e mi batto per la libertà di ciascun essere, psichica e fisica contribuendo nel mio piccolo alla ricerca e ri-divulgazione della nostra vera storia e antica Sapienza), Federico Divino l’ho accolto a braccia aperte e mi sono detta: finalmente è giunto il riferimento che da tempo cercavo, consapevole e risvegliato, in mezzo a tanta gente inconsapevole che ancora dorme, persa in distrazioni totalmente inutili e a inseguire materialismi ed illusioni effimere che hanno nel corso dei secoli e millenni soggiogato, condizionato e imprigionato la sua mente, ‘felice’ di essere dominata e schiava, continuando a nutrire i suoi parassiti psichici anziché liberarsene, riconnettersi con sé stessa ri-acquisendo l’antica Sapienza perduta. Quella che l’umanità aveva millenni fa nell’età dell’Oro, in cui vivevano civiltà pacifiche, egualitarie, equilibrate, armoniche, più evolute energeticamente, psichicamente, fisicamente, spiritualmente, coscienzialmente, e che erano consapevoli di essere autori della propria vita e destino e quindi non avevano bisogno né di religioni e falsi dei, né di psicoanalisi.
Non essendo mai stata condizionabile, le mie percezioni e sesto senso attivi mi hanno permesso subito di cogliere che Federico Divino era ed è colui che poteva contribuire a fornire finalmente risposta ad alcune domande e dubbi che mi ponevo da anni, a mettere insieme i tasselli e arricchire ulteriormente il frutto delle mie ricerche in alcune aree di interesse comune, e decisi quindi da allora di effettuare un lavoro volontario quotidiano di revisione, studio, recensione e diffusione dei suoi articoli e libri, comprendendo che in tal modo avrei potuto apprendere, arricchirmi in Conoscenza, divenire più consapevole e anche finalmente intraprendere l’esperienza della scrittura ed editoriale, che era da tempo un sogno nel cassetto. Il Maestro giunge quando l’allievo è pronto dice il buddhismo, ma non sempre l’allievo è in grado di riconoscerlo. Ritengo di aver riconosciuto in lui un Maestro, uno dei Bodhisattva che in ogni buia epoca come quella del Kali yuga nella quale ci troviamo ora, caratterizzata dai più bassi livelli energetici, psichici e coscienziali dell’umanità, sono qui a ri-diffondere l’antica Sapienza perduta, la Prajna originale, per aiutare l’umanità a risvegliarsi, ri-acquisire Coscienza e Conoscenza, liberandosi dall’ignoranza, che per il Buddhismo originale è la fonte di ogni male, di disfunzioni e sofferenze, ed è l’unica ‘cura’, l’unica via efficace per annullarle. Tutto il resto è inutile.
Nel corso della mia esperienza di vita, nella quale fin da piccola, durante le mie pratiche quotidiane di meditazione mi sono posta mille domande sul mistero della vita e dell’universo in cui viviamo e da ricercatrice e sperimentatrice, ho sempre cercato di andare a fondo nelle cose, senza mai prendere per oro colato ciò che mi veniva propinato ma anzi, andando a guardare dietro le facciate e a fare minuziose ricerche indietro nel tempo e verifiche incrociate per constatare la veridicità o meno di quanto mi veniva insegnato a scuola e divulgato dai media,  oltre a provare su me stessa qualsiasi teoria, disciplina, tecnica, per poter constatare un riscontro pratico alle teorie che vengono diffuse, mi sono resa conto con il passare degli anni che viviamo in un mondo di illusioni, inganni e falsità e che per nostra stessa volontà siamo nel corso dei millenni sempre più sprofondati nell’ignoranza e nell’inconsapevolezza di ciò che siamo, del nostro immenso potenziale e della realtà relativa in cui siamo a fare esperienza, dalla nostra stessa Psiche creata
Ed essendo la Psiche umana sprofondata nell’ignoranza, incapace di discernere il vero dal falso, condizionata, soggiogata, assoggettata, dipendente, dominata, disarmonica e in disfunzione, non può far altro che riflettere all’esterno e co-creare una realtà distorta.
Abbiamo perso l’antica Sapienza e tutti i nostri poteri, soggiogati da falsi dei e religioni (sull’infondatezza delle religioni monoteiste e relative figure religiose, avevo iniziato ad effettuare ricerche molti anni fa, e quando iniziai a collaborare con Federico Divino revisionando i suoi libri ben dettagliati anche su tale tematica, avevamo iniziato a  documentarne le incoerenze), credenze illusorie-eggregore, idoli, guru, politici, scienza (che considero al pari di Federico Divino un’altra sorta di religione) e ora se vogliamo liberarci dalle catene che ci imprigionano psiche e corpo, dobbiamo ritornare ad essere padroni della nostra mente, vita e destino, e ciò può avvenire solo ri-acquisendo Coscienza e Conoscenza.
Nel mio voler ricercare indietro nella storia le radici degli inganni e falsità che ci sono state propinate, mi sono sempre più resa conto che noi non abbiamo inventato niente che non fosse già stato ideato, sperimentato, realizzato, praticato e diffuso in passato, secoli e millenni fa e che taluni personaggi di questa epoca e dell’era moderna infine si sono ‘appropriati’ inconsapevolmente o consapevolmente di teorie, idee, conoscenze e pratiche frutto di esperienze altrui primordiali e che semplicemente nel corso dei millenni ci erano state progressivamente occultate o ci erano state tramandate in modo non corretto, a causa delle differenti culture ed errate traduzioni e interpretazioni. E questo vale anche per il Buddhismo e la Psicoanalisi.
Apprendendo da alcuni anni attraverso gli articoli e libri di Federico Divino, laureato in lingue e civiltà orientali a La Sapienza – Roma, specializzato in studi sulla filosofia e la psicologia buddhista e attualmente studente di magistrale all’università di Venezia, da anni documenta in modo approfondito, acuto, dettagliato, analisi comparate dei maggiori esponenti della psicologia e psicoanalisi e filosofie orientali e occidentali, anche io mi sono resa conto di quanto in realtà la psicologia e psicoanalisi moderna non siano affatto ‘moderne’ ma estremamente arretrate, e ancora troppo ancorate alla medicina allopatica (dalla quale personalmente mi sono dissociata nel 1996, quando fui ridotta in fin di vita da errate cure farmacologiche chimiche tossiche e avvicinatami alla medicina naturopatica-olistica, studiando e sperimentando su me stessa i rimedi naturali ed omeopatici con efficacia, divenendo vegetariana, praticando al contempo meditazione ed auto-analisi, yoga ed altre discipline energetiche, in poco tempo sono riuscita a guarire completamente e ad oggi sono 20 anni che non faccio più uso di farmaci chimici e 16 anni che non mi ammalo più), a protocolli assurdi che pretendono di ‘catalogare’ patologie secondo casistiche (senza capire che ciascuno è diverso e ha una sua individualità, fattori personali energetici, psichici, organici, ereditari, genetici, esperienziali, e pertanto non può essere analizzato e trattato con le stesse metodiche e rimedi al pari di un’altra persona), settorializzando il corpo umano (senza capire nemmeno che tutti gli organi sono interdipendenti tra loro e si influenzano a vicenda, così Psiche e Corpo e viceversa), pretendendo di ‘curare’ con una farmacologia chimica tossica che ritengo assai dannosa per la mente e corpo (e causa di una marea di effetti collaterali anche gravi, invalidanti, inibente facoltà psichiche, percettive) e che arricchisce solo le casse delle multinazionali farmacologiche sulla pelle della gente, siano ancora molto lontane da comprendere l’Animo e la Psiche umana (per non parlare della scienza e medicina ufficiale che ancora confondono la Psiche con il cervello), mentre al pari di Federico Divino sono fermamente convinta che antropologi, sociologi, filosofi siano certamente più in grado di analizzare l’animo e psiche umana e soprattutto, dopo aver riscoperto attraverso gli ultimi libri di Divino i precetti e metodiche del Buddhismo originale, che  già millenni fa, con gli insegnamenti filosofici di Nāgārjuna, il quale era un grande filosofo, medico, alchimista (della scuola “via di mezzo” Mādhyamika) ci offriva con l’originale Sapienza (Prajñā), e potenti ed efficaci metodiche di meditazione, auto-analisi, auto-ipnosi, la via verso l’illuminazione e la liberazione da disfunzioni e sofferenze.
Nel leggere il libro di Medelogia sono rimasta colpita anche da alcune similitudini nelle pratiche di meditazione, visualizzazione e auto-analisi, che già nel mio piccolo da anni avevo messo a punto e praticavo e unitamente all’uso di rimedi naturali, pratiche di depurazione, alimentazione vegetariana biologica, ho riscontrato essere simili a quelle buddhiste originali (e medelogiche) e mi hanno permesso di ottenere oltre a pace e serenità interiore, un equilibrio energetico-psichico-corporeo e sviluppare progressivamente in modo efficace le mie energie, facoltà psichiche-percettive, imparando a modificare la realtà relativa concretamente. Ecco perché oggi ancora di più mi sento di avvalorare la potenza ed efficacia dei precetti e metodiche buddhiste originali.
Se leggerete in particolare gli ultimi libri di Federico Divino (vedi qui), vi renderete conto di quanto realmente Jung, Freud ed altri fossero ancora lontani dall’aver colto la reale essenza dell’Animo e Psiche umana (seppur si fossero avvicinati, ma Divino mentre si dissocia dalle teorie di Jung, in seguito avvalora più quelle di Hillmann ) ed ‘ideato’, sperimentato, praticato e divulgato metodiche altrettanto efficaci come quelle del Buddhismo originale, seppur sia Jung che Freud si avvicinarono allo studio delle filosofie orientali, ma da quanto afferma Divino, pare non fossero riusciti a comprendere molto, probabilmente a causa il primo di condizionamenti di matrice gnostico-cristiana, successivamente imbevuti di ideologie ariane filo-naziste, mentre il secondo che pur ritenesse le religioni invenzioni prive di fondamenti storici paragonabili a deliri della psiche (e in ciò concordo pienamente), nel suo approccio con le filosofie orientali attraverso Schopenhauer,  era comunque condizionato o forse bloccato dal suo essere un noto neurologo facente parte delle caste dell’epoca, e seppur avesse abbracciato battaglie in favore del riconoscimento della psicoanalisi laica attirandosi nemici nell’ambito delle caste mediche con le quali doveva convivere, teorie abbraccianti la psicoanalisi filosofica orientalista sarebbero allora certamente state boicottate.  La psicologia archetipica di Hillman si spingerà più in profondità di Jung, avvicinando maggiormente la psicoanalisi alla filosofia.
La psicoanalisi di Lacan allaccerà invece la psicologia alla linguistica, seppur per Divino Lacan non riuscì a cogliere che la psiche non è semplicemente strutturata come un linguaggio, ma è essa stessa ‘il’ linguaggio, e questo è un punto fermo della Medelogia; dato che il buddhismo aveva per primo ideato un metodo psicanalitico che ponesse al centro l’indagine linguistica e il potere della parola sulla Psiche (e persino del potere delle sue vibrazioni attraverso la recitazione di mantra in lingue sacre quali tibetano e sanscrito), di cui Kūkai certamente ne è l’esponente più noto, avendo sviluppato una complessa filosofia del linguaggio compenetrante i vari livelli di realtà, e ancora prima lo stesso Nāgārjuna illustrava una distinzione tra realtà relativa e concettuale legata alla dimensione linguistica (savti-satya) e realtà assoluta e immutabile al di là della parola (paramārthasatya). È il linguaggio quindiche crea la percezione di sostanzialità. Il pensiero, le idee e la stessa materia, sono costrutti di elementi nucleari infinitesimali, la cui realtà ultima è vuota. (Sunyata). Ciò che le attribuisce una sostanzialità è l’illusione dell’unica coscienza, di cui tutto l’universo è un’emanazione relativa.
Secondo Freud le pulsioni umane non sono dominabili, ma dominanti e pertanto cercare di reprimerle, è controproducente e causa di malattia e nevrosi. Questo problema era già stato affrontato dal buddhismo, in particolare dalle scuole tantriche ed esoteriche, le quali insegnano come comprendere e dominare le emozioni. Tramite la psico-analisi buddhista si comprende la loro natura impermanente delle emozioni, in modo che diventi più facile farne a meno, senza sforzarsi di reprimerle, e l’esponente di questa teoria e corrente è sempre Nāgārjuna, così la liberazione da ignoranza e sofferenza per mezzo della sapienza (paññā-vimutti) è il fulcro della filosofia buddhista.
Da qui nasce ora l’esigenza di Federico Divino di fare chiarezza, porre rimedio a tutto questo e dopo aver già dimostrato con i suoi ultimi libri contenenti analisi comparate dettagliate come la psicoanalisi debba praticamente tutto al buddhismo, e quanto perfino la linguistica, e le sue evidenti relazioni con la psicoanalisi, essendo la Psiche umana di fatto un emanatore-traduttore linguistico e il Corpo una manifestazione-rappresentazione della Psiche (affermazioni naturalmente ignorate dal mondo accademico), veda i suoi precursori nei grandi filosofi del mondo orientale, decide di  ideare quindi la Medelogia   , che vuole essere appunto una disciplina innovativa filosofica-psicoanalitica di matrice buddhista (che vede l’applicazione pratica nell’ipsoanalisi, già sperimentata con successo da un filosofo, psicologo antropologo svizzero, Eugenio Dioscuro, il quale ha collaborato con Federico Divino avvalorando le sue teorie e affermazioni al punto di sostenerle con una sua pubblicazione ‘Medelogia e Ipsoanalisi’ – Edizioni Etiche Nuova Coscienza 2018).
Divino è divenuto uno dei maggiori sostenitori ed esponenti della Psicoanalisi Laica affermando che l’ipsoanalisi, come forma di tecnica psicoanalitica, deve e può essere praticata da esperti di psicoanalisi, indipendentemente dall’iscrizione all’ordine professionale degli psicologi, così come affermava Freud. Nei suoi libri difatti ha duramente criticato la psicologia moderna per essersi corrotta ed aver rinnegato il suo messaggio originario, e per questo ora propone un ritorno alla “vera” psicologia pura e originale buddhista tramite la Medelogia.
Anche io nel mio piccolo, pur senza titoli ufficiali specifici in materia di filosofia e psicoanalisi, dopo aver revisionato, recensito, diffuso negli ultimi 7 anni con dedizione i libri di Federico Divino comprendendone l’importanza, innovazione e potenza dei contenuti, abbracciando per prima nel 2014 la Medelogia iniziando a divulgarla, ho deciso di sostenere ulteriormente Divino scrivendo a mia volta un libro ‘Medelogia e Terapia, la strada della salute umana’, nel quale mi sono prefissa di riassumere le teorie e pratiche medelogiche/ipsologiche, divulgando il frutto anche di 20 anni di esperienza personale di ricerca, studio, pratica con successo delle discipline olistiche, naturopatiche, energetiche-vibrazionali e delle conoscenze mediche fitoterapiche, alchemiche, sciamaniche dei popoli antichi più evoluti di noi (e soprattutto di medicina cinese e tibetana, che riteniamo siano le discipline mediche più antiche, complete ed efficaci), recuperate da Federico Divino con un minuzioso lavoro, e dei quali anche mio padre, Romeo Sperati, medico cardiologo, internista, antropologo studioso e pubblicista delle filosofie e medicine dei popoli orientali (conobbe e frequentò anche Jung, al quale trasmise parte delle sue ricerche e conoscenze) oltre che di omeopatia, naturopatia, alchimia, negli anni ’50 fu pioniere, ma allora le caste della medicina allopatica ostracizzavano fortemente la divulgazione e pratica delle discipline olistiche, omeopatiche e naturopatiche e le sue pubblicazioni furono censurate.
Cerchiamo studiosi, accademici, filosofi (in particolare orientalisti), antropologi, sociologi, psicoanalisti laici, omeopati, naturopati interessati a collaborare e proporre propri contributi con articoli per i prossimi numeri della nostra rivista Anitya in programmazione.
Federico Divino ha dimostrato con le sue ultime pubblicazioni come la psicoanalisi non sia nata quindi con Freud ma debba praticamente tutto ai precetti, tecniche di meditazione, auto-analisi e auto-ipnosi del buddhismo originale e degli insegnamenti filosofici di Nāgārjuna (la “via di mezzo” Mādhyamika) e Kukai, e come perfino la linguistica veda i suoi precursori nei grandi filosofi del mondo orientale. Dopo aver esaminato le ragioni della Medelogia, che nasce per rapportarsi direttamente con l’antica Sapienza originale buddhista (Prajñā), (l’unica in grado di sconfiggere l’ignoranza, causa di tutte le sofferenze e disfunzioni della psiche e corpo) senza più passare per studiosi e teorici moderni, i confronti a questo punto diventano inutili se non meramente integrativi tra psicoanalisi, filosofie orientali e linguistica archetipica per chiudere il ‘cerchio’, e che nel libro ‘Lezioni di Medelogia, dieci insegnamenti per la consapevolezza’, Federico Divino espone in dieci lezioni illuminanti su tematiche selezionate tra le più importanti per l’evoluzione umana e l’annullamento di sofferenze e disfunzioni psicofisiche.
Ne ‘La Vera Psicoterapia’, Divino spiega come il buddhismo sia nato come forma di terapia assoluta. È al contempo una medicina per la Psiche e il corpo, poiché meglio di qualunque altra disciplina comprende il corpo fisico, e si può pertanto considerare l’archetipo della psicoterapia, dato che si concentra sulla comprensione del dolore e dissoluzione della sofferenza psichica, ed è anche un metodo di distaccamento dalla mondanità e materialità. Al confronto la Psychoanalyse di Freud e la komplexe Psychologie di Jung non sono altro che pallide imitazioni. La strada verso l’illuminazione è come un percorso di guarigione, dove l’ignoranza e la dualità rappresentano e generano sofferenza (Dukkha) e malattia, mentre la Sapienza (Prajñā) è la cura. Divino ha chiamato il processo psicoanalitico del buddhismo ‘Ipsoanalisi’, poiché è incentrato sull’analisi della realtà in sé e per sé (tathatā), anche detta talità o ipseità delle cose.
Dopo aver studiato la Medelogia e compreso la potenza del messaggio ed efficacia delle pratiche proposte che si rifanno direttamente agli insegnamenti e metodiche originali buddhiste, riconoscendo in esse la prima forma di psicoanalisi e auto-analisi, eccomi paladina di questa innovativa, rivoluzionaria ma anche primordiale filosofia e ho iniziato a diffonderla attraverso Associazione Naturalia (e i libri editi dal nostro marchio editoriale Edizioni Etiche Nuova Coscienza che si prefigge di pubblicare libri rivolti alla diffusione dell’originale Sapienza per la ri-evoluzione umana, manuali di studio per la nostra scuola Psyche Institute, alla quale Federico Divino collabora come docente), convinta che in essa di celi la chiave per la liberazione della sofferenza, dalla catena delle rinascite e la via verso l’illuminazione Lezioni di Medelogia (insieme a Medelogia e Ipsoanalisi di Eugenio Dioscuro), è un libro dedicato a chi ha deciso di auto-guarirsi e di ri-nascere e contribuire con una Nuova Coscienza a ri-costruire un Mondo migliore
Ne ‘Il dramma della Psicoanalisi’, oltre a ribadire e riassumere i concetti più importanti già espressi ne ‘La Vera Psicoterapia’, dimostrando come la paternità della psicoanalisi non sia di Freud né in Occidente (la prima proto-psicologia possiamo affermare nacque in Asia orientale. nelle speculazioni esistenziali di Lǎozǐ, filosofo cinese) ma in Oriente, ad opera di qualcuno che più di dieci secoli prima di aveva espresso tutti i concetti chiave della Psicoanalisi (da quello di inconscio a quello di nevrosi) insieme molte altre conoscenze che la Psicoanalisi moderna non ha nemmeno scoperto, Federico Divino fa un passo avanti, un ulteriore tentativo di dialogo verso gli operatori, nella speranza essi possano comprendere l’importanza ora nella fase cruciale epocale che stiamo vivendo, con una terza guerra in atto, e in cui si gioca il destino umano, per cui un ‘Risveglio’ collettivo veloce si impone, di trovare il coraggio di liberarsi da condizionamenti mentali millenari, da dottrine e religioni, dalla rigidità e ottusità mentale, dalle appartenenze a caste e ordini, da inutili pezzi di carta, protocolli e farmacologia, da conoscenze mediche e psicologiche moderne che ancora hanno dimostrato di non essere in grado di comprendere a fondo l’Animo e Psiche né di risolvere le afflizioni umane e ancora utilizzano rimedi e metodi dis-umani e inutili.
Liberarsi da menzogne e inganni, da dualismi e credenze illusorie che imprigionano e da parassiti, ed aprire la mente per sconfiggere l’ignoranza, riappropriarci della nostra vera storia ed essenza e del nostro immenso potenziale energetico, psichico (creatore della realtà relativa in cui viviamo che è in nostro riflesso), fisico, ritornando ad abbracciare le conoscenze più evolute del Buddhismo originale e delle sue metodiche proto-ipsologiche di meditazione, visualizzazione, auto-analisi e auto-ipnosi, ed essere disponibili a studiarle, sperimentarle, constatarne l’efficacia per la risoluzione di disfunzioni e sofferenze.   
Leviamoci dalla testa la presunzione e arroganza di aver inventato qualcosa che non sia già stato inventato, sperimentato, realizzato, divulgato millenni fa da antiche civiltà più evolute di noi e a loro dobbiamo dare i meriti ed essere grati a chi cerca di recuperare le conoscenze originali perdute e ri-diffonderle.
Ci vuole Coraggio a liberarsi da condizionamenti millenari e riacquistare l’antica originale Sapienza in grado di sconfiggere l’ignoranza causa delle nostre disfunzioni e afflizioni, ma solo chi l’ha fatto e lo fa ora, tornerà ad essere uno Spirito Libero.
Tra tutti i libri di Divino, questo è in assoluto il più importante e ricco di informazioni, pertanto lo consiglio caldamente.
Abbiamo dovuto affrontare in questi anni dure battaglie e sofferenze, sopportando continui attacchi, insulti, destabilizzazioni, diffamazioni, danni e censure, difficoltà tecniche ed economiche pur di riuscire a pubblicare questi libri, ma lo abbiamo fatto con cuore e dedizione pur di contribuire nel nostro piccolo alla causa collettiva e alla ri-evoluzione energetica, psichica e coscienziale umana, ed anche io mi sono spesso trovata nella stessa condizione di Federico Divino, ovvero inascoltata, attaccata, vilipesa, minacciata, oscurata, cancellata, danneggiata. Eppure non ho mai mollato, credendo profondamente nell’importanza di diffondere questi contenuti per la nostra ri-evoluzione, e liberazione pur senza alcun aiuto, né collaborazione consapevole da parte di conoscenti e ‘amici. Il grande rammarico è stato quello di constatare purtroppo anche tra chi si ritiene ‘risvegliato’ un’assenza di consapevolezza della realtà e del proprio potenziale, incapacità di discernimento, mancanza di coraggio e responsabilità, paura e codardia, egoismo e individualismo, perseguimento e attaccamento materiale, avidità, stupide invidie, egoismi e competizioni (che fanno solo il gioco del divide et impera di chi ci domina), anziché una collaborazione consapevole attiva rivolta alla causa collettiva.
‘’La forma non è altro che vuoto, il vuoto non è altro che forma, la forma è proprio tale vuoto, il vuoto è proprio tale forma. [Prajñāpāramitā Hṛdaya]
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mercoledì 24 gennaio 2018

Romeo Sperati, medico antropologo precursore in Italia dell'omeopatia, naturopatia e Medelogia

Romeo Sperati, medico antropologo precursore in Italia dell'omeopatia, naturopatia e medelogia


Da Naturpedia (contenuti originali di Lucilla Sperati)



Romeo Sperati da giovane (foto copyright Lucilla Sperati)
Romeo Sperati (17/07/1919 – 05/04/1975) è stato un medico e ricercatore antropologo italiano, precursore della Medelogia e pioniere in Italia negli anni '50 della medicina olistica, omeopatica, naturopatica, filosofie e medicine dei popoli antichi, in particolare orientali. Tra i primi medici italiani ad aderire alla medicina non convenzionale, terapie "alternative" e a sostenerle in privato ma anche tramite pubblicazioni scientifiche. È stato il fondatore dell’associazione ARBOREM con lo scopo di studiare la fitoterapia e le medicine naturali dalle conoscenze dei popoli antichi, in specie dell’estremo Oriente. Nel corso della sua vita venne in contatto con personaggi come Carl Jung (al quale trasmise parte delle sue scoperte e conoscenze) e Mircea Eliade che conobbe di persona nei pressi del Lago Maggiore, dove aveva casa, il che gli permetteva di trovarsi molto vicino a questi personaggi in occasione delle Eranos Tagungen alle quali però non partecipò come membro attivo, ma solo come auditore. Seppur fosse uno stimato medico che a cavallo della seconda guerra conseguì cum laude la laurea in medicina e chirurgia con successive specializzazioni in medicina interna e cardiologia, operante oltre che privatamente (con studio personale e medico del consolato Uruguay) anche in strutture sanitarie pubbliche (asl e prima ancora per vari anni medico volontario ricercatore al Policlinico, quindi vice-primario al reparto cardiologia ospedale di Niguarda a Milano), prescriveva solo di rado farmaci e i pazienti che spesso venivano da lui lo apprezzavano più come medico ‘spirituale’ dei conflitti della Psiche ed Anima, che della cura del corpo. Aveva soprattutto la capacità di entrare nel cuore e in empatia con i sofferenti, e per questo i suoi pazienti lo consideravano una guida spirituale. Per molti anni fece anche il medico volontario e quasi ogni sera dopo una giornata di lavoro, cenava velocemente per poi andare nelle zone povere di Milano a curare gratuitamente malati indigenti. Fu precursore negli anni ’50 dell’omeopatia e medicina naturale e olistica in Italia, realizzando alcune pubblicazioni che però non vennero diffuse se non tra i colleghi più stretti e i membri dell'associazione ARBOREM in quanto all’epoca l’omeopatia e medicina non convenzionale erano ancora discipline del tutto ostracizzate e ridicolizzate. Fu anche un grande ricercatore e studioso di filosofia, antropologia, mitologia, esoterismo, alchimia, psicologia e psicoanalisi e con altri ricercatori indipendenti e slegati dalle accademie tradizionali come dai titoli formali portava avanti importanti studi e ricerche, riuscendo a recuperare anche attraverso i suoi viaggi, antichi documenti e conoscenze. La sua missione era quella di ri-divulgare tali conoscenze all’umanità per contribuire a sconfiggere l’ignoranza e accelerare il processo di risveglio di menti e coscienze, e per questo purtroppo fu perseguitato fino alla morte e i suoi documenti e pubblicazioni furono in parte distrutte. Eppure lui continua ancora oggi a vivere, a distanza di tanti anni, non solo nei nostri cuori ma anche in quello dei suoi pazienti, collaboratori studiosi e ricercatori i quali hanno potuto apprezzare oltre alla sua intelligenza, pura spiritualità ed evoluta coscienza, la sua profonda onestà, umanità, sensibilità, altruismo ed il suo grande cuore sempre rivolto a lenire le sofferenze altrui. Sua figlia, Lucilla Sperati, è diventata naturopata ed operatrice olistica esperta di terapie naturali. Nel 2014 diventa la prima persona in assoluto ad aderire al progetto Medelogia. (testo bibliografico di Romeo Sperati redatto e pubblicato da Lucilla Speratiil 22.10.17)

I successori [modifica]

La figlia di Romeo, Lucilla Sperati, pur avendo deciso di non conseguire la laurea in Medicina (essendo stata ridotta in fin di vita nel 1996 da errate e prolungate cure farmacologiche chimiche, decidendo quindi di abbandonare la medicina ufficiale per abbracciare quella naturale-olistica), ha comunque deciso di occuparsi di salute umana, direttamente tramite la Naturopatia. Stando a quanto racconta ai suoi convegni e nei suoi articoli, fu a seguito di errate e prolungate cure farmacologiche tradizionali che la ridussero in fin di vita che, guidata da una visione del padre in sogno, il quale quando era ricoverata morente in ospedale, le avrebbe comunicato di uscire dall'ospedale e abbandonare la medicina ufficiale, comunicandole la cura giusta da seguire con rimedi omeopatici, fitoterapici e terapie olistiche-energetiche per guarire totalmente, constatando di persona la veridicità di quanto affermato dal padre attraverso le cure da lui consigliate (con la supervisione di un medico omeopata e un naturopata), in due anni riuscì a guarire completamente e successivamente decise di diventare Naturopata. Fece studi e ricerche sui benefici e proprietà dell'Aloe Vera (con il quale Lucilla Sperati riscontrò grandi benefici per la guarigione dei suoi problemi di salute) e nel 2002, quale consulente per la società Alpha Trading SpA che le commissionò uno studio sulle proprietà dell'aloe vera barbadensis miller, ideò una linea di prodotti naturali viso-corpo di cosmesi e detergenti per il benessere, linea aloe vera Naturelle, che fu distribuita anche nelle migliori fiere di settore, erboristerie e farmacie fino al 2010, quando Lucilla Sperati decide quindi di optare per la vendita diretta. Fondò nel 1997 una delle prime associazioni di naturopatia in Italia, Associazione Naturalia, che aveva 13 collaboratori tra terapisti delle varie discipline olistiche, 2 naturopati e un medico pubblicista e docente, pioniere in italia dell'omeopatia e medicine naturali, ma dovette chiudere dopo essere stata truffata. Proseguì indipendentemente per quasi vent'anni a lavorare come consulente nel settore media-televisivo e salute-benessere, prodotti naturali-biologici e come naturopata finché nel 2011 non conobbe Federico Divino e impressionata dai contenuti di spessore delle sue pubblicazioni decise di aiutarlo, effettuando la revisione, recensione e diffusione capillare dei suoi articoli e libri, organizzando anche alcune conferenze-presentazioni. Rimasta affascinata dalla Medelogia, e considerandola una disciplina di cui suo padre sarebbe stato promotore, decise di aderire al progetto e di iniziare a studiare l'Antropoiatria, ossia la terapia olistica ispirata alle conoscenze medelogiche.


Foto di Lucilla Sperati presentata nel 2011 nel volantino di presentazione in qualità di candidata per le elezioni amministrative del 15-16 Maggio 2011 a Milano.
Ha lavorato come consulente nel settore media-televisivo, medicina non convenzionale, naturale-olistica, prodotti naturali-biologici, tutela salute e ambiente, diritti civili e sociali; operatrice bio-energetica, effettua consulti e seminari di prevenzione, educazione alimentare ed auto-cura naturale-olistica, promozione e diffusione della medicina naturale. Fondatrice nel 1997 di Associazione Naturalia per lo studio, sperimentazione, diffusione e accreditamento delle discipline complementari. Dal 2011 collabora con Federico Divino per la diffusione dei suoi articoli e libri; nel 2016 pubblica ‘Anime-gemelle, coscienze-gemelle, le fiamme d’amore del mondo nuovo‘ e ‘L’Equilibrio della Coscienza – le energie della Psiche‘ (co-autore Federico Divino). Quest’ultimo libro uscirà solo in edizione limitata, in quanto servirà da base per il primo trattato di medicina Medelogica (Antropoiatria) che pubblicherà nel 2018 con una casa editrice indipendente da lei stessa fondata. Nel 2017 riavvia Associazione Naturalia ampliando le attività con i progetti editoriale (Edizioni Etiche NuovaCoscienza) ed educativo, ideando, fondando e dirigendo lo Psyche Institute (Libera Università di Coscienza ed Energie o L.U.C.E.). Fonda la casa editrice indipendente “Edizioni Etiche NuovaCoscienza” e scrive il libro “Medelogia e Terapia, la strada della salute umana” previsto per il 2018. Fonda anche un sito web per la sua associazione, rifondata in onore di suo padre (www.associazionenaturalia.org, in aggiunta ai suoi siti e blog personali e delle sue attività naturopatiche-olistiche e varie pagine facebook, che furono dal 2013 più volte attaccati, sabotati e cancellati in parte dei contenuti) e decide quindi di usare la sua libera università per diffondere la Medelogia e la medicina olistica. Nello stesso periodo il governo italiano abolisce la professione di Erborista. Per Divino, che venne inserito da Lucilla come direttore dei corsi e del comitato scientifico per la casa editrice, questo attacco del governo alle discipline naturali poteva avere un risvolto positivo: la professione di erborista, ora abolita dal governo, poteva far convergere le sue conoscenze nella naturopatia, così da farla rinascere sotto una nuova luce ancora più professionalzizante. Per questo Divino ricreò l'offerta formativa dell'istituto per aggiungere maggiori competenze in ambito fitoterapico. Lucilla Sperati si occupa inizialmente di televisione. Dal 1983 al 1988 è stata impiegata presso la Deutsche Bank AG Milano, dal 1988 al 1993  ha lavorato presso RTI SpA – Mediaset dove ha svolto l’attività di acquisizione internazionale diritti programmi televisivi di sport, documentari, informazione, rapporti con le agenzie di stampa ed emittenti regionali, appalti realizzazione documentari e produzione TG. Dal 1993 al 1997, contestualmente allo svolgimento dell'attività di acquisizione diritti televisivi, ha ideato e istituito per R.T.I. l’attività di vendita diritti dell’archivio immagini RTI (revisionando l'archivio RTI, allestendo un nuovo corposo catalogo di vendita programmi, migliorandone i contenuti qualitativi), gestendola e sviluppandola in ambito internazionale con ottimi fatturati e consensi, partecipando in qualitù di buyer e seller programmi e library alle fiere internazionali televisive. Nel 1997 si imbatte in gravi problemi di salute che descriverà spesso al suo pubblico, a seguito dei quali si avvicinerà alla medicina naturale. Poco dopo fonderà Maturalia, un'associazione per lo studio, la ricerca e lo sviluppo di medicina e terapie non convenzionali Naturalia Milano. Nel frattempo prosegue la sua carriera televisiva e dal 1999 al 2000 è Responsabile della sede di Milano del Consorzio Televisivo Italia 9 Network mentre dal 2000 al 2002 presso Salute Benessere Network - IT MEDIA/Sole 24 Ore è responsabile di Acquisizione/Vendita Programmi di televisivi con attività di promozione, marketing, sviluppo clienti. Dal 2003 al 2006 è stata consulente marketing/commerciale per la società Alpha Trading S.p.A., gestendo un’attività di produzione e distribuzione di prodotti naturali, ideando e realizzando la linea di prodotti Aloe Vera Naturelle. Dal 2006 al 2007 ha ideato, sviluppato e realizzato il progetto di cosmesi naturale Trinity-Noni Elite per la società Mediaitalia – Mafea Communication – Newline Cosmetics. Dal 2011 incomincerà a concentrarsi sempre di più sullo studio di teorie complottistiche, di geopolitica e svolgerà diverse ricerche i cui risultati saranno fonte di ampi dibattiti svolti principalmente su internet (e di numerosi attacchi e sabotaggi dei contenuti da lei pubblicati sui suoi blog e pagine facebook), dove in pochi anni diventerà una figura nota e conosciuta sopratutto per le sue esperienze nella medicina naturale e per la sua opera di sensibilizzazione. Farà anche una breve entrata nello scenario politico come candidata per L'italia dei valori alle elezioni amministrative del 15-16 maggio 2011 a Milano[1] ma senza successo (risultò inizialmente eletta, ma in seguito a denuncia di presunti 'brogli' nel conteggio schede, le furono annullati dei voti e fu esclusa) 



Lucilla Sperati e Corrado Malanga in occasione della conferenza Evideon tenuta a Milano nel 2014.
Nel 1997 Lucilla Sperati fonda l'associazione Naturalia con lo scopo di studiare, promuovere e divulgare le discipline mediche e terapie non convenzionali, naturali e tecniche energetiche in stretta connessione con l'approfondimento spirituale ed interiore, in armonia con la natura e l'ambiente. Tuttavia a seguito di diverse vicende sfavorevoli che le si sono verificate nel corso degli anni è stata costretta a mettere da parte la sua associazione sempre di più se non per la vendita di prodotti naturali quali il succo di Aloe Vera. Lucilla si avvicinò alla medicina naturale e provò su di sé l’efficacia dei rimedi e tecniche non convenzionali, ottenendo risultati sorprendenti. Decise dunque di lasciare il settore televisivo (RTI-Mediaset) dove lavorava da 10 anni e di fondare un’associazione di studio, ricerca e sviluppo al fine di promulgare le potenzialità curative delle varie discipline complementari, sia attraverso l’effettuazione di test diagnostici, visite mediche, terapie ed attività fisiche, sia con attività di informazione, conferenze, seminari e corsi. Tutto questo con l’ausilio di collaboratori medici e professionisti del settore. Studia alcune discipline non convenzionali quali omeopatia, erboristeria, fitoterapia, fiori di Bach radioestesia, cristalloterapia, reiki, nutrizione energetica, intolleranze alimentari, yoga, thai-chi-chuan, tecniche di meditazione ed energetiche, effettuando anche una lunga ricerca interiore e spirituale. Imparando ad ascoltare i segnali e le reazioni del proprio organismo, sviluppa una particolare attitudine all’autodiagnosi ed autocura, riuscendo con rimedi e tecniche naturali a guarire i suoi problemi di salute (e 23 intolleranze alimentari), anche con l’ausilio di un regime alimentare naturale e biologico e un'attenta prevenzione.Con il passare degli anni acquisisce una particolare sensitività nell’individuare i problemi di salute e le cure naturali più idonee e, attraverso la pratica quotidiana di tecniche di meditazione ed energetiche, arriva a sviluppare le energie sottili personali e dal 2001 facoltà radioestesiche, pranoterapeutiche e medianiche, che le consentono da 7 anni di avere contatti con entità spirituali, a mezzo telepatia e telescrittura e fare numerose esperienze di confine. Da allora effettua anche studi e ricerche sulla parapsicologia, altre dimensioni, filosofie e religioni orientali. Nel 1998, 2000 e 2004 vince 3 bandi di concorso (Ministero, Provincia di Milano e Regione Lombardia) con il progetto Naturalia di cura, informazione e formazione sulle medicine e tecniche naturali non convenzionali, battendosi inoltre per la realizzazione di una regolamentazione ed ufficializzazione in Italia di tali discipline, come da anni avviene nell’UE e nel mondo. Dal 2000 al 2002 è stata responsabile acquisti e vendite internazionali per l’emittente satellitare Salute Benessere Network, dove si è occupata anche di p.r., sviluppo clienti e produzione del programma di medicine complementari. Dal 2002 Lucilla Sperati svolge consulenze di produzione, marketing, pubblicità, commerciali per aziende e organizzazione convegni e corsi di medicina/terapie naturali per operatori del settore (medici omeopati, naturopati, terapisti, centri, produttori), produzione e distribuzione di prodotti naturali (è titolare della linea Aloe Vera Naturelle), scrive articoli su temi di salute, medicina naturale, alimentazione, ambiente, collabora con esponenti comunali su problematiche di inquinamento, ambiente, socio-assistenziali e svolge un’attività di distribuzione internazionale programmi televisivi/library e documentari di medicina, salute, natura, arte, turismo, attività redazionale/giornalistica e di produzione video. Nel 2009 ha ideato Natural Channel web tv dedicata al mondo del naturale, biologico, ecocompatibile e sostenibile. Effettua conferenze, consulti e seminai al pubblico di autocura e prevenzione naturale, depurazione, educazione alimentare e nutrizione energetica, tests radioestesici dei chakra e funzionalità energetiche organiche, intolleranze e bioritmo alimentare, fiori di Bach, rilevamento e schermatura di geopatie, tecniche vibrazionali di pulizia e riequilibrio energetico, mente corpo, spirito, sviluppo energie e facoltà psichiche-percettive, radiestesia e radionica, tecniche di meditazione, visualizzazione e auto-ipnosi, musicoterapia vibrazionale, cromo-cristalloterapia, yoga, tai-chi-chuan, tecniche di ri-connessione interiore e sviluppo coscienziale-psichico, potenzialità ed energie sottili personali. 
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Lucilla Sperati - ASSOCIAZIONE NATURALIA MILANO
PSYCHE INSTITUTE (Libera Università di Coscienza ed Energie-L.U.C.E.)

EDIZIONI ETICHE NUOVA COSCIENZA
Dal 1997 Medicina e Prodotti Naturali/Biologici - Linea Aloe vera Naturelle
Tutela Salute e Ambiente - Prevenzione ed Auto-cura Naturale
Tecniche Energetiche-Vibrazionali, Bio-energia, Radiestesia, Test Chakra,
Fiori di Bach,
Intolleranze Alimentari, Nutrizione energetica, Riequilibrio energetico, mente, corpo, spirito
Seminari prevenzione-autocura naturale, sviluppo energie-psiche, discipline olistiche-vibrazionali
Medicine popoli antichi (Ebologia, medicina cinese, tibetana, ayurveda originali), Antropologia, Lingue e Filosofie orientali,
Medelogia (ipsoanalisi), Counseling meditativo analitico filosofico buddhista originale
Viaggi Benessere & Spirito Yoga-Ayurveda India
Consulenze al Pubblico e Operatori Benessere-Olistico
Servizi Promozione, Marketing, Pubblicità, Uff. Stampa, Prod. Video/TV
Commerciali-Vendita, Fiere, Org. Corsi/Convegni, Soggiorni Olistici
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domenica 21 gennaio 2018

Una questione pericolosa: la psicoanalisi laica e la Medelogia - la testimonianza della naturopatia



Una questione pericolosa: la Psicoanalisi laica e la Medelogia – la testimonianza della Naturopatia



di Lucilla Sperati-22.10.2017
Naturopata con 20 anni di esperienza

Quando Federico Divino mi ha chiesto di leggere alcuni articoli relativi alla questione annosa della psicoanalisi laica, ad oggi pesantemente osteggiata dalla medicina ufficiale e dalle sue ‘intoccabili caste’, mi sono subito resa disponibile, anche perché la mia esperienza di vita personale mi ha portata negli ultimi 20 anni a provare come studiosa ed operatrice della medicina non convenzionale e naturale, olistica, bio-energetica (alla quale sono approdata dopo essere stata ridotta quasi in fin di vita da errate cure farmacologiche chimiche tossiche, riuscendo in breve tempo a guarire completamente) cosa significhi essere ostracizzata dalla scienza e medicina allopatica, ancora ad oggi volutamente, specie in Italia dove il potere della mafia e delle multinazionali farmaceutiche finanziatrici dello stesso sistema distorto materialista-capitalista che ci schiavizza è più forte che altrove, e pertanto rispetto ad altri paesi UE e del mondo, dove le medicine e discipline complementari sono da anni accreditate al SSN, in Italia il riconoscimento progressivo delle discipline non convenzionali è stato molto più lento, anche se a partire dal 2005 finalmente in alcune regioni e province italiane sono stati istituiti albi professionali degli operatori bio-naturali e commissioni di controllo che si occupano di valutare la validità degli operatori professionali del settore.
Ciò avviene come sopracitato a causa del grande potere e interessi delle multinazionali farmaceutiche che dagli anni ’50 hanno creato sulla pelle della gente, con la produzione e spesso imposizione di farmaci chimici e vaccini tossici ai metalli pesanti, in grado di compromettere il buon funzionamento delle funzioni vitali, distruggere le difese immunitarie e innescare l’insorgenza di patologie, al fine di creare malati e clienti a vita, inibendo al contempo le immense potenzialità psichiche ed energetiche dell’uomo, di cui ancora ad oggi è in buona parte inconsapevole, per poterlo dominare.
Rispetto a tutti gli altri Paesi UE e molti altri nel mondo l’Italia è ancora indietro nell’ufficializzare medicine naturali, omeopatia, discipline olistiche, energetiche che in diversi Paesi da molti anni sono accreditate al SSN, mentre da noi si pagano care (rimedi omeopatici costano 3 volte tanto rispetto a Francia e Germania, eccetto qualche caso di iniziativa regionale e di ospedali privati in cui qualcuna di queste discipline viene proposta contestualmente alla medicina allopatica tradizionale – in qualche ospedale pubblico discipline quali agopuntura, fiori di Bach, Reiki, Reflessologia plantare, Shiatsu etc da qualche anno sono state introdotte)
Caso particolare a sé stante il Trentino Alto Adige, regione a statuto speciale dove da molti anni buona parte delle discipline e medicine non convenzionali e naturali sono accreditate al SSN come in Germania ed il paziente può scegliere se curarsi con la medicina tradizionale-chimica o quella naturale-non convenzionale) e presso gli ordini dei medici di alcune città da qualche anno sono stati istituiti gli albi per regolamentare ed ufficializzare alcune discipline (Agopuntura, reiki, pranoterapia, fiori di Bach, chiropratica, shiatsu etc.), cosa opportuna e necessaria per garantire la professionalità degli operatori, considerato il proliferare di centri, operatori e scuole di formazione naturopatiche, in mancanza di un organismo di controllo che ne verifichi la serietà e preparazione, autorizzandoli ad operare, per cui ad oggi l’esercitare una disciplina naturale-olistica non convenzionale è ancora un ‘mercato libero’.
Ad oggi l’ufficializzazione reale e totale delle medicine e discipline complementari, naturali, olistiche ed energetiche in Italia sta finalmente avanzando. Ad esempio la Regione Lombardia dal 2005 ha istituito un albo professionale degli operatori bio-naturali, con un comitato scientifico di valutazione, arrivando ad oggi ad ‘accreditare ben 31 discipline complementari (la lista è visibile sul sito Regione Lombardia LEGGE REGIONALE 1 febbraio 2005, N. 2 “Norme in materia di discipline bio-naturali” BURL n. 5, 1º suppl. ord. del 04 Febbraio 2005) e questo è un segno che anche in questo paese, sempre fanalino di coda, la situazione si sta sbloccando In Toscana, che fu regione pioniera già negli anni ’70 quando furono insegnate per la prima volta in Italia a livello universitario alcune discipline naturali e complementari, è stato aperto nel 2016 in provincia di Grosseto, a Pitigliano (con un finanziamento della regione che ha stanziato 100.000 euro per questo progetto pilota di ‘unione’ della medicina tradizionale a quella non convenzionale) il primo ospedale olistico in cui vengono praticate cure di medicina cinese, fitoterapia, omeopatia, agopuntura etc., mentre a Milano ad esempio in alcuni ospedali da qualche anno sono stati accreditati oltre all’agopuntura, anche il reiki, shiatsu, fiori di bach, reflessologia. Quello di un ospedale olistico era anni fa anche uno dei miei sogni, ma con maggior consapevolezza oggi auspico che man mano le persone svilupperanno sempre più il proprio potenziale di auto-analisi ed auto-guarigione, così che ospedali sia ufficiali che non convenzionali non avranno più ragione di esistere e confido che ciascuno possa divenire il miglior medico di sé stesso.

Quando nel 1996 difatti fui ridotta quasi in fin di vita a causa di errate diagnosi e cure farmacologiche prolungate che mi intossicarono pesantemente e compromisero tutte le funzionalità vitali, distruggendo le mie difese immunitarie, innescando l’insorgenza di gravi patologie, decisi di abbandonare completamente una ‘medicina’ che non solo reputo alquanto tossica e inutile, ma anche paradossalmente ed erroneamente settoriale di un corpo umano in cui tutte le funzioni vitali ed organi sono assolutamente collegati ed interdipendenti tra loro e che pertanto, vanno analizzati globalmente e non solo come la medicina allopatica suole fare, ovvero andando a cercar di ‘curare’ il sintomo, senza andare a ricercare l’origine e la causa dell’insorgenza della disfunzione energetica e psicosomatica-organica, come invece correttamente fanno le discipline non convenzionali e naturali-olistiche (vedi Antropoiatria) andando ulteriormente a indagare le possibili cause di tali disarmonie nella Psiche (dalla quale come affermava Platone, tutto dipende e discende) e nello stile di vita della persona e sistema sociale in cui vive, in quanto facendo parte la persona (ed essendo influenzata ed influenzante) di tutto ciò che la circonda, è opportuno analizzarla nell’insieme e non a pezzi e compartimenti stagni corporei e organici come avviene per la medicina ufficiale, senza contemplare tutto il resto che va ad influenzare direttamente le funzionalità vitali ed organiche, in primo luogo la Psiche, per cui ad esempio se un paziente ha un blocco digestivo con sintomatologia infiammatoria e dolorosa allo stomaco, gli viene somministrato un farmaco chimico pseudo-coadiuvante digestivo per ‘risolvere’ il problema (senza contare gli effetti collaterali del farmaco chimico, che in generale sono sempre molteplici, basti leggere i ‘bugiardini’, e già il nome la dice tutta…), senza minimamente valutare la possibile causa che ha generato tale disfunzione e non la sintomatologia che non è altro che una reazione, e senza considerare che forse il blocco all’apparato stomaco e gastrico, è stato scatenato da una sofferenza emotiva, da un blocco e somatizzazione psichica che diviene quindi organica.

Anche io nel mio piccolo ho cercato di argomentare in proposito durante 20 anni di ricerca, studi e pratica delle discipline naturali, olistiche, psico-energetiche, soprattutto da autodidatta, in quanto personalmente al pari di Federico Divino considero i ‘pezzi di carta’ rilasciati dalle scuole ufficiali inutili, ritengo che una persona si possa formare forse meglio da autodidatta, piuttosto che seguire corsi forzosi di scuole e università ufficiali nelle quali vengono divulgate discipline settoriali approvate (con le apposite censure) dal ‘regime’, mentre ci viene ad oggi occultata dai libri scolastici, di storia, scientifici e religiosi la nostra vera natura per mantenerci nell’ignoranza e a un basso livello psichico, energetico e coscenziale, ed altrettanto non vengono diffuse, nemmeno dalle scuole cosiddette naturopatiche (anch’esse alquanto limitanti e settoriali), tutte le conoscenze, discipline ed antiche conoscenze mediche ed erbologiche detenute dalle antiche civiltà di questa terra più evolute. Soprattutto ritengo ci siano stati volutamente occultati quali siano gli immensi poteri della nostra Psiche, in grado di annullare da sé le disfunzioni energetiche, psicosomatiche ed organiche, senza far uso di farmaci, tantomeno chimici tossici, come invece fa ad oggi grande uso la medicina ufficiale, soprattutto per cercare di ‘curare’ patologie a carico del SSN e psichiche, inutilmente.
Ho potuto in questi ultimi anni, attraverso il lavoro di revisione, recensione e diffusione effettuato degli scritti ed articoli e libri di Federico Divino apprezzare i suoi contenuti di spessore, acuta e dettagliata ricerca, documentazione ed analisi, trovandomi d’accordo su molto di quanto afferma, in particolare di ciò che ho sopra illustrato e di cui anche io da anni argomento, ovvero relativamente alla non condivisione delle pratiche della medicina ufficiale e farmacologia chimica tossica, e dell’efficacia invece della medicina non convenzionale, dei rimedi naturali e tecniche di auto-cura ed auto-analisi, che possono essere praticate anche da non medici che non siano specialisti con un ‘pezzo di carta’, ma da chiunque abbia la volontà di specializzarsi nello studio che comporta il benessere della persona (anche qui, vedi Antropoiatria).

Federico Divino, laureatosi in filosofie orientali, seppur molto giovane ha effettuato approfondite ricerche e studi filosofici, antropologici-mitologici e psicologici-psicoanalitici (da Jung a Freud, Hillmann, Reich ed altri, effettuando anche attente analisi comparative delle loro teorie), ed è un grande fautore della psicoanalisi laica, oltre che ideatore della ‘medelogia’, della quale anche sono personalmente studiosa, condividendone i fondamenti, una nuova pratica di indagine e fenomenologia dell’inconscio), della quale ha ampiamente minuziosamente argomentato nei suoi libri ed in particolare nel suo ultimo libro ‘Il Buddhismo riformato’ e che vuole dimostrare, tra l’altro, che la psicoanalisi non è nata come tutti, anche i grandi studiosi, psicologi e storici sono convinti sia con Freud, ma che nacque secoli prima, con la filosofia Buddhista, in India, attraverso uno dei suoi primari discepoli e poi Maestri, Nāgārjuna (नागार्जुन), monaco buddhista vissuto tra il 150 d.C. e il 250 d.C, filosofo e fondatore della scuole Madhyamika (da cui la Medelogia discende) e Mahayana.
Con il termine psicoanalisi laica, si vuole appunto indicare la psicoanalisi praticata da non medici o non psicologi. Tale termine viene per la prima volta coniato e utilizzato da Sigmund Freud in Die Frage del Layenanalyse, del 1927, scritto in difesa di Theodor Reik, il quale venne denunciato per abuso della professione medica in quanto praticante la psicoanalisi pur essendo laureato ‘solo’ in filosofia e nonostante tra gli allievi di psicoanalisi di Freud vi fossero vari laureati in filosofia (tra i quali anche Otto Rank) alla fine il trattato di Freud per sua stessa ammissione fu un insuccesso in quanto la psicoanalisi fu assorbita dalla psicoterapia ed egli scrisse anche delle lettere di protesta accesa dichiarando che avrebbe lottato fino alla morte affinché la psicoanalisi non venisse inglobata dalla medicina. Ha fallito, ovviamente.
Ancora oggi è in atto una diatriba tra i rappresentanti della medicina ufficiale (medici, psicologi, psichiatri) e i psicoanalisti laici, per stabilire se tale disciplina debba essere considerata di appannaggio esclusivo della classe medica allopatica, o possa essere esercitata liberamente anche da non medici e specialisti con laurea o diploma specifico (quindi anche ad esempio da filosofi, antropologi, sociologi etc.), come lo stesso Freud affermava.

La psicoanalisi da Freud in poi vide varie diramazioni (alcune costituendo anche movimenti indipendenti) come appunto la psicologia analitica, gli studi sull’orgone di Reich, la psicologia archetipica ed altre, ed è stata una scoperta di grande importanza in quanto consente di fare chiarezza sui disagi e sofferenze interne della mente e dell’anima umana e la cui rilevanza è secondo Divino (e anche per me) di gran lunga superiore all’aspetto patologico organico, che ne è la mera conseguenza
Nel nostro paese purtroppo viene fatta inoltre ancora molta confusione in terminologia tra psicologia, psicoterapia e psicoanalisi (negli ultimi anni inoltre è emerso anche il counseling, con la moda soprattutto italiana, dell’uso di termini in lingua inglese, seppur una disciplina ancora non riconosciuta), e molti sono convinti che tali discipline possano essere esercitate solo rigidamente da esponenti della medicina ufficiale titolati. La psicoanalisi inoltre è estromessa dai corsi di laurea scientifici, mentre di contro pare più apprezzata e facilmente esercitabile da chi ha alle spalle studi non scientifici ma di antropologia, mitologia e storia delle religioni, e non a caso, in quanto gli stessi Jung e Freud affermavano che chi è spiritualmente sano, non ha bisogno di religioni e che le religioni stesse si basano su fondamenti talmente inverosimili rispetto a tutto ciò che è a noi conosciuto sull’Universo, da essere paragonate a deliri. Ed anche io concordo pienamente, avendo in questi ultimi anni di ricerca e studio documentato l’infondatezza delle religioni monoteiste patriarcali, e ancora più dettagliatamente lo ha argomentato e documentato Federico Divino nei suoi libri.
Lo studio di Divino è ispirato alla psicologia archetipica di Hillmann, definito suo grande riferimento e Maestro (così come Jung), per aver riavvicinato la psicoanalisi all’antropologia e ai miti, distaccandola dalla psicologia troppo legata alla medicina ufficiale e psichiatria, con le sue disumanizzazioni, cure farmacologiche tossiche inutili e rigidi protocolli, ed io in questo concordo pienamente, essendomi a mia volta, come sopra illustrato, distaccata dalla medicina ufficiale totalmente 20 anni fa, dopo essere stata mandata quasi all’altro mondo con errate cure farmacologiche tossiche ed essermi avvicinata e curata e guarita con successo nell’arco di 2 anni con la medicina naturale, omeopatica, olistica, energetica, studiando a mia volta le varie discipline sperimentandole su me stessa, per annullare le disfunzioni psicosomatiche, evitando di assumere qualsiasi tipo di farmaco chimico e psicofarmaco che ritengo oltre che tossici per l’organismo, estremamente dannosi anche per il SNC, e l’equilibrio e sviluppo della nostra Psiche ed inibitori delle nostre naturali facoltà psichiche-percettive sensoriali.
Seppur quindi la mia esperienza di auto-analisi ed auto-cura e metodologia applicata sia diversa da quella di Federico Divino, alla fine mi ritrovo ad abbracciare pienamente le sue teorie e metodologie di auto-ascolto ed auto-cura dell’anima senza far alcun ricorso alla medicina ufficiale asservita alle multinazionali farmaceutiche produttrici di farmaci chimici tossici e che ritengo estremamente nocivi per la salute ed equilibrio psicofisico ed equilibrio energetico della persona. 

Anche mio padre, seppur fosse uno stimato medico che a cavallo della seconda guerra conseguì a pieni voti e lode laurea in medicina e successive specializzazioni in medicina interna e cardiologia, operante oltre che privatamente (con studio personale e medico del consolato Uruguay) anche in strutture sanitarie pubbliche (asl e ospedale di Niguarda a Milano) ricordo prescriveva di rado farmaci e che i pazienti spesso venivano da lui e lo apprezzavano più come medico ‘spirituale’ dei conflitti della Psiche ed Anima, che della cura del corpo; egli fu anche ricercatore e studioso di filosofia, psicologia e psicoanalisi (conobbe anche Jung e Mircea Eliade), antropologia, e fu precursore negli anni ’50 in Italia dell'omeopatia, naturopatia e medicine degli antichi popoli (in particolare orientali), realizzando alcune pubblicazioni che però non vennero diffuse in quanto all’epoca l’omeopatia e la medicina non convenzionali erano ancora del tutto ostracizzate.

Anche Jung dopo Freud dichiarava la necessità di separare la psicoanalisi dalla psicologia e il suo allievo James Hillmann fu fondatore della psicologia archetipica allo scopo di unire la filosofia alla psicoanalisi, facendo numerose pubblicazioni sia di psicologia archetipica che di storia della psicoanalisi, psicologia analitica e tradizionale, focalizzando la necessità di fare chiarezza e una revisione di tali discipline. Federico Divino è attualmente uno dei maggiori fautori della psicoanalisi laica in Italia; applicando le teorie di Hillmann alle filosofie orientali. La psicologia archetipica di Hillmann focalizzava l’analisi dei miti e tradizioni classiche, in particolare greco-romane, mentre Divino analizza le filosofie orientali, in particolare il Buddhismo, in chiave psicoanalitica, affermando al pari di Freud che la psicoanalisi è stata uccisa dalla medicina ufficiale e che deve restare indipendente dalla psicoterapia. Effettuando un’analisi approfondita egli ne ritrova le radici non in Freud, ma molto tempo prima nel Buddhismo, arrivando a scoprire che in realtà nel Buddhismo originale possiamo trovare la prima forma di psicoanalisi mai divulgata e anche la più dettagliata ed efficace, ad opera di Nagarjuna e riconosce come psicoanalisti laici anche Kukai, Saicho e Milarepa.
In Italia, secondo le leggi in vigore, la psicoanalisi è considerata una branca della psicologia e pertanto non può essere esercitata se non si è iscritti all’albo degli psicologi, la cui professione è regolata dalla legge Ossicini (art. 3 legge 56 del 18.2.89) e occorre essere laureati in psicologia o medicina e aver effettuato un corso di specializzazione in psicoterapia.
Secondo il Parere pro veritate sull’applicazione della legge 56 del 1989 sull’ordinamento della professione di psicologo, redatto dal professor Galgano, non è tanto la conclusione che lo psicoanalista “non incorre in esercizio abusivo della professione di psicoterapeuta, in quanto la psicoanalisi è una professione diversa dalla psicoterapia disciplinata dalla legge n.56/1989.”
Il problema principale è che la legge Ossicini de facto riconosce la psicoanalisi come una disciplina che implica una formazione personale inerente un’analisi/auto-analisi individuale, mentre allo stesso tempo limita pesantemente l’esercizio della professione stessa ai soli laureati in medicina o psicologia, mentre per gli analisti laici la psicoanalisi è una disciplina di cura della psiche e percorso di crescita connessa alla filosofia che può essere esercitata anche da non medici con la dovuta preparazione nello studio della materia analitica e la psicoanalisi dovrebbe essere riconosciuta come una scuola e disciplina di cura del disagio psichico e interiore slegata dalla cura del corpo e medicina come invece fa la psichiatria che mette in relazione la mente con il cervello e ritiene di curare le sue disfunzioni con uso di psicofarmaci tossici e inutili (nel termine psichiatria, iatria deriva dal greco e significa ‘cura’, quindi cura dell’anima-psyche). Ma pretendere di ‘curare’ le afflizioni dell’animo umano con farmaci chimici e trattamenti barbari violenti forzosi come fino a non molto tempo fa venivano praticati nei manicomi, e ospedali psichiatrici, appare inverosimile, soprattutto perché la psichiatria non studia affatto l’anima e le sue forze interne e quindi molti operatori si dissociano e abbracciano piuttosto la psicologia anche se sempre più sono i delusi che conseguono tale ‘pezzo di carta’ per poi rendersi successivamente conto che la psicologia di fatto non studia i disagi dell’animo, che vengono decisamente meglio focalizzati dallo studio della filosofia, antropologia, storia delle religioni e sociologia.
Un’altra anomalia è evidenziata dall’invenzione della psicoterapia, che secondo le normative attualmente in vigore può essere esercitata sia dai laureati in psicologia che dai medici laureati in psichiatria, con la differenza che questi ultimi possono prescrivere farmaci tossici. Il paradosso è che lo psicoterapeuta diviene tale dopo aver effettuato un training con un rigido protocollo di pratiche psicoterapeutiche per la maggior parte di ispirazione psicoanalitica e quindi alla fine non si capisce quale sia la differenza con la psicoanalisi, e non venendo effettuato il training in atenei ma bensì presso scuole e associazioni di specializzazione in psicoanalisi, sottoponendosi a 4-5 anni di torture, il limite è che queste non consentono l’accesso ai corsi se non a psicologi e medici.
Né Freud né Jung né Lacan avevano mai dichiarato che la psicoanalisi dovesse avere una base accademica e un titolo specifico e molti pionieri della psicoanalisi tra cui Otto Rank e Anna Freud non avevano difatti una laurea in medicina.


Freud riteneva la psicoanalisi dovesse essere una disciplina indipendente dalla medicina in quanto applicazione pratica dello studio della natura umana, che si potesse ritenere sufficiente un training personale laddove lo studente per un certo periodo di tempo prova come paziente sottoposto ad analisi sulla propria pelle il confronto con la propria psiche, imparandone quindi i processi della psicoanalisi per poi utilizzarli successivamente su propri analizzandi una volta divenuto analista e quindi tale disciplina si avvicinerebbe semmai ben più all’antropologia e sociologia che alla medicina (e semmai la medicina dovrebbe integrarsi con la psicoanalisi e non confonderla né appropriarsene in via esclusiva come una sua branca), ma la sua stessa società psicoanalitica gli si rivoltò contro e la psicoanalisi venne quindi assorbita dalla psicologia e dalla medicina.
Secondo Santacatterina, il quale condivide nel suo trattato di psicoanalisi quanto sopra illustrato, la psicoanalisi purtroppo ha ereditato il suo ‘vocabolario’ dalla psichiatria ottocentesca e pertanto anche da questo pare nascere confusione, in quanto sembra occuparsi dei medesimi quadri clinici della psicologia e psichiatria, ma la differenza è che la psicoanalisi se ne occupa in modo ben differente e la grande differenza sta nel fatto che la psicoanalisi è una disciplina essenzialmente sperimentale e pratica diretta individuale, seppur certamente debba essere esercitata con una conoscenza della materia, ciò non implica uno studio di testi universitari e l’apprendimento di lezioni generali che sarebbero inutili in quanto, come anche io ritengo, la psicoanalisi di fatto è una pratica diretta individuale tra analista e paziente ed ogni paziente è diverso da un altro e pertanto non è possibile generalizzare una terapia.

Anche Lacan affermava che lo psicoanalista non necessita di alcuna autorizzazione e nulla osta superiore o accademico, e che egli sia libero di esercitare la disciplina. Pertanto, non essendo lo psicoanalista formatosi in seguito a studi accademici ma diretti personali, non si capisce per quale motivo egli possa esercitare la disciplina solo se iscritto ad esempio all’Ordine degli psicologi, tanto più che la legge Ossicini non regola affatto la figura dello psicoanalista anzi, non lo nomina affatto. Una delle tante incoerenze italiane, eppure se uno psicoanalista desidera esercitare liberamente la disciplina senza titoli accademici non può farlo, altrimenti può incorrere in sanzioni e procedimenti penali, (seppur la psicoanalisi non implichi ad esempio prescrizioni di farmaci ma una mera conversazione tra analista e paziente), per cui deve necessariamente aver conseguito una laurea e aver frequentato un corso quadriennale in psicoterapia che ben poco ha a che fare con lo studio dell’Anima, a differenza di materie quali filosofia, antropologia, sociologia, per cui semmai laureati in tali discipline sarebbero ben più adatti ad esercitare come psicoanalisti.


Un commento al lavoro di Federico Divino
Secondo Federico Divino l’essere umano ha una sua natura che possiamo definire Psiche, rappresentante tendenze inconsce che formano una complessa struttura metafisica dove hanno origine emozioni ed azioni. La Coscienza possiede un’etica empatica e reputa ad esempio ingiuste le ‘leggi della natura’ di sopravvivenza, dove vince il più forte e gli animali si mangiano l’uno con l’altro e dove morte e sofferenza sussistono quotidianamente. L’uomo si è estraniato dalla natura quindi e come analizza Divino non è più integrabile con essa, e può solo trovare un modo per conviverci in armonia.
D’altra parte l’uomo non riesce più a vivere in armonia nemmeno nella società che si è costruito, che è divenuta alienante e totalmente disarmonizzata e l’uomo si sente quindi in grande disagio fisico, psichico e interiore arrivando nel tempo a sviluppare sempre più gravi nevrosi e disfunzioni psichiche-patologiche, soprattutto dall’avvento delle tecnologie con le quali si è creata una sempre maggiore dipendenza spesso schizofrenica (vds. uso spasmodico di tv, pc, cellulari, i-pad etc. con i relativi effetti nocivi di assorbimento prolungato di onde elettromagnetiche che, secondo i miei studi ventennali, ho cercato di dimostrare quanto siano cancerogene e nocive per il SNC, metabolismo, sistema immunitario, oltre che squilibrare l’energia della persona), che hanno reso l’uomo stesso una sorta di robot e macchina senza ‘anima e psiche’ (che in tal caso subisce manipolazione subliminale e condizionamento) e hanno disabituato l’uomo ad utilizzare le sue immense facoltà psichiche (ad oggi vengono difatti utilizzate solo in minima percentuale proprio a causa della dipendenza da tecnologie; quante persone per fare semplici calcoli usano la calcolatrice e non più la mente!) e della sua permanenza in ambienti chiusi, dove la natura non ‘entra’. Si fa notare come già popolazioni antiche greche e giapponesi avevano intuito il danno derivante dall’uso di tecnologie I Greci avevano compreso il conflitto tra uomo e natura tra natura e ‘techne’.
Il confronto dell’uomo con l’esterno è per lui fonte di angoscia ed egli quando si mette di fronte a uno specchio e ‘acquisisce coscienza di sé’, in cui il sé non è altro che un insieme per Divino di vari fattori fisiologici e psicologici. L’uomo si confronta con la sua ‘non eternità’ e deterioramento fisico e ciò che lo angoscia di più è la paura della morte fisica, non conoscendo ciò che avviene dopo che lo spirito lascia l’involucro (corpo) ed è messo di fronte quindi anche all’impermanenza e continua trasformazione delle cose. Così il Sé non permane dopo la morte fisica, essendo un semplice costrutto ed è quindi impermanente, così tutti i fenomeni che ci circondano e sono interdipendenti tra loro, trasmutano.
Il fiore esiste perché così è concepito nella nostra mente come concetto linguistico, ed associando al fiore una serie di fenomeni interdipendenti, come il petalo, il gambo. Il profumo e così via, convinti che tale concetto sia uguale per tutti mentre non è così poiché la percezione e definizione ed attribuzione cambia a seconda delle culture e accezioni linguistiche e se consideriamo poi che un fiore è anche fatto di cellule e a sua volta di nucleo, mitocondri, dna, atomi, particelle subatomiche fino a giungere ad un’unica matrice luminoso vibratoria che compone tutte le particelle e quindi ciò che vediamo e ci circonda infine, ovvero la realtà ‘materiale’ non è altro che un aggregato di luci e suoni che creano differenti categorie che sono arbitrarie e individuali e non universali, e alla fine tutto ha in comune una medesima matrice. Il fiore pertanto da dove inizia? Dal petalo, o dal gambo o radice?
Così la Natura stessa non è altro che un costrutto della nostra mente esattamente come il singolo fiore e qualsiasi altra cosa per noi visibile e che ci circonda non è altro quindi che una costruzione e realizzazione della nostra Psiche e l’uomo infine è succube dei suoi stessi limiti














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